TESTO DESCRITTIVO (CLASSE QUARTA)

Il testo descrittivo (classe quarta A/S 2016/2017)

Ci ho messo tanto a pubblicare questo lavoro, perché il materiale è tanto, è stato un percorso lungo, non so neanche se ho ritrovato tutto, ma lo condivido con voi.

Tengo molto a questo percorso, che non è facile spiegare perché prendeva forma mentre lo svolgevamo. Questo lavoro ha occupato, mi pare più di due mesi.

Tutto è iniziato una mattina quando è comparso in classe un palloncino con attaccato un messaggio… avevo scritto per questi alunni una storia che raccontava di due bambini che vivevano in una città, Grau, dove tutto era avvolto dalla una fitta nebbia che impediva a chiunque di distinguere qualsiasi cosa. Tutti in quella città si erano abituati ma un giorno successe che…. E’ iniziata così una corrispondenza, con tanto di messaggi che arrivavano legati ad un palloncino, dove i bambini di Grau chiedevano aiuto agli alunni della mia classe per imparare a descrivere ciò che vedevano, ogni volta lanciavano una sfida attraverso un biglietto che veniva recapitato attraverso un palloncino. Ci aiutate a descrivere la neve? Come posso descrivere ciò che vedo dalla finestra? Come posso descrivere Clara? Come posso descrivere Matteo? E Mia?…

Ogni volta una nuova sfida che appassionava tutti i bambini della classe che così, piano piano hanno imparato a descrivere. Abbiamo descritto con i cinque sensi, con la vista soprattutto, ma anche con l’udito, con l’olfatto (spruzzando del profumo nel pop up con i fiori), il tatto e infine con il gusto… era in programma una ricreazione con la cioccolata calda, ma visto che era arrivato maggio facemmo il budino in classe (in tutta sicurezza usando il mio Bimby). Questo lavoro coinvolse così tanto i ragazzi che una mamma mi raccontò che il figlio aveva cercato su google maps la città di Grau (io l’avevo chiamata così dal tedesco Grau che vuol dire grigio) e trovandola aveva detto tutto contento “Mamma ma allora la maestra aveva ragione esiste veramente!”

I file che sono molti. Il biglietto pop up della tazzina l’avevo fatto io per tutti perché era una sorpresa, loro scoprirono che avremmo fatto il budino la mattina stessa (io avevo chiesto ai genitori se fossero d’accordo e se ci fosse qualche allergico)

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